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L’Italia è il secondo produttore di cemento nell’Unione Europea dopo la Germania, oltre che un importante Paese consumatore di cemento e di calcestruzzo. Questo studio propone un approfondimento di trasformazione industriale per quello che riguarda la produzione nazionale di cemento con un’analisi integrata delle misure e politiche attive sul settore.
Il maggiore ostacolo dell’acciaio a zero-basse emissioni o ‘verde’ è la sua mancanza di competitività di costo alle condizioni di mercato. Alla luce del complesso quadro normativo costruito intorno agli obiettivi energia e clima, questo policy paper fornisce una prospettiva e uno schema concettuale per la definizione del quadro di politiche per la trasformazione della siderurgia in ottica net-zero.
Appare necessario che il PNIEC preveda uno spazio dedicato alla decarbonizzazione dell’industria manifatturiera. Dentro questo spazio, il PNIEC deve mettere a fuoco le specificità dei diversi settori produttivi, affiancando agli obiettivi e alle politiche sia gli strumenti finanziari dedicati sia quelli per la gestione delle implicazioni sociali della transizione, quali gli impatti sul lavoro e le necessità di formazione. Questo lavoro presenta alcuni risultati preliminari sulle potenzialità dell’elettrificazione industriale, evidenziandone le opportunità e gli ostacoli tecnici ed economici.
Un’analisi propedeutica alla revisione del PNIEC. Le stime degli investimenti complessivi necessari all’Italia per allinearsi ai nuovi obiettivi europei Fit-for-55 oscillano tra 122 e 134 mld di euro medi annui. Gli investimenti aggiuntivi necessari sono quindi di 30-42 mld annui superiori a quanto a suo tempo preventivato dal PNIEC (2019) e 2-3 volte superiori all’ammontare dedicato dal PNRR (2021) alla transizione “green” nel quinquennio 2021-26 (14,4 mld medi annui).
Sulla base di quanto emerso dalle precedenti analisi condotte da ECCO, sono stati individuati
tre pilastri intorno ai quali sviluppare le politiche che possano contribuire agli obiettivi di
neutralità climatica e, allo stesso tempo, ad affrontare il problema dell’inquinamento:
1. Riduzione dei consumi di plastica, in particolare nel settore degli imballaggi
2. Aumento dei tassi di riutilizzo e di riciclo
3. Impiego di bioplastiche
Il presente lavoro ha l’obiettivo di fornire una visione delle tecnologie disponibili per la decarbonizzazione del settore dell’acciaio in Italia e di individuare un percorso di decarbonizzazione in risposta, da un lato, ai rischi di de-industrializzazione, e dall’altro, a quelli di lock-in di investimenti in filiere non compatibili con la prospettiva net zero emissions.
Il rapporto analizza le criticità, le soluzioni e gli scenari futuri per promuovere una decarbonizzazione della filiera della plastica che permetterà al settore di rimanere competitivo e, allo stesso tempo, di rimanere allineato con gli obiettivi di neutralità climatica del 2050.
L'Italia è il secondo produttore di acciaio in Europa e l'undicesimo al mondo. Nel 2019 sono state prodotte 23,2 Mt di acciaio presso lo stabilimento Acciaierie d'Italia di Taranto (Ex Ilva). In questo rapporto approfondiamo il tema della produzione di acciaio in Italia, analizzando il caso specifico dell’unico impianto italiano che attualmente ne produce, ovvero lo stabilimento siderurgico di Taranto
La completa decarbonizzazione entro il 2050 impone l’elaborazione di nuove strategie industriali allineate agli obiettivi climatici. In questo studio approfondiamo le opzioni tecnologiche di riduzione delle emissioni e suggeriamo strategie di decarbonizzazione industriale, per affrontare il cambiamento climatico attraverso le leve di innovazione, welfare e occupazione.
L’Italia è il secondo produttore di cemento nell’Unione Europea dopo la Germania, oltre che un importante Paese consumatore di cemento e di calcestruzzo. Questo studio propone un approfondimento di trasformazione industriale per quello che riguarda la produzione nazionale di cemento con un’analisi integrata delle misure e politiche attive sul settore.
Il maggiore ostacolo dell’acciaio a zero-basse emissioni o ‘verde’ è la sua mancanza di competitività di costo alle condizioni di mercato. Alla luce del complesso quadro normativo costruito intorno agli obiettivi energia e clima, questo policy paper fornisce una prospettiva e uno schema concettuale per la definizione del quadro di politiche per la trasformazione della siderurgia in ottica net-zero.
Appare necessario che il PNIEC preveda uno spazio dedicato alla decarbonizzazione dell’industria manifatturiera. Dentro questo spazio, il PNIEC deve mettere a fuoco le specificità dei diversi settori produttivi, affiancando agli obiettivi e alle politiche sia gli strumenti finanziari dedicati sia quelli per la gestione delle implicazioni sociali della transizione, quali gli impatti sul lavoro e le necessità di formazione. Questo lavoro presenta alcuni risultati preliminari sulle potenzialità dell’elettrificazione industriale, evidenziandone le opportunità e gli ostacoli tecnici ed economici.
Un’analisi propedeutica alla revisione del PNIEC. Le stime degli investimenti complessivi necessari all’Italia per allinearsi ai nuovi obiettivi europei Fit-for-55 oscillano tra 122 e 134 mld di euro medi annui. Gli investimenti aggiuntivi necessari sono quindi di 30-42 mld annui superiori a quanto a suo tempo preventivato dal PNIEC (2019) e 2-3 volte superiori all’ammontare dedicato dal PNRR (2021) alla transizione “green” nel quinquennio 2021-26 (14,4 mld medi annui).
Sulla base di quanto emerso dalle precedenti analisi condotte da ECCO, sono stati individuati
tre pilastri intorno ai quali sviluppare le politiche che possano contribuire agli obiettivi di
neutralità climatica e, allo stesso tempo, ad affrontare il problema dell’inquinamento:
1. Riduzione dei consumi di plastica, in particolare nel settore degli imballaggi
2. Aumento dei tassi di riutilizzo e di riciclo
3. Impiego di bioplastiche
Il presente lavoro ha l’obiettivo di fornire una visione delle tecnologie disponibili per la decarbonizzazione del settore dell’acciaio in Italia e di individuare un percorso di decarbonizzazione in risposta, da un lato, ai rischi di de-industrializzazione, e dall’altro, a quelli di lock-in di investimenti in filiere non compatibili con la prospettiva net zero emissions.
Il rapporto analizza le criticità, le soluzioni e gli scenari futuri per promuovere una decarbonizzazione della filiera della plastica che permetterà al settore di rimanere competitivo e, allo stesso tempo, di rimanere allineato con gli obiettivi di neutralità climatica del 2050.
L'Italia è il secondo produttore di acciaio in Europa e l'undicesimo al mondo. Nel 2019 sono state prodotte 23,2 Mt di acciaio presso lo stabilimento Acciaierie d'Italia di Taranto (Ex Ilva). In questo rapporto approfondiamo il tema della produzione di acciaio in Italia, analizzando il caso specifico dell’unico impianto italiano che attualmente ne produce, ovvero lo stabilimento siderurgico di Taranto
La completa decarbonizzazione entro il 2050 impone l’elaborazione di nuove strategie industriali allineate agli obiettivi climatici. In questo studio approfondiamo le opzioni tecnologiche di riduzione delle emissioni e suggeriamo strategie di decarbonizzazione industriale, per affrontare il cambiamento climatico attraverso le leve di innovazione, welfare e occupazione.