L’Italia è il secondo produttore europeo di acciaio e cemento ed il secondo paese per capacità di raffinazione. La forte integrazione dell’industria chimica con quella energetica e la mancanza di una politica industriale per la decarbonizzazione espongono il paese a rischi occupazionali e di perdita di mercati enormi, con evidenti minacce per la stabilità sociale e la tenuta delle politiche per il clima. ECCO conduce analisi qualitative e quantitative dei maggiori settori industriali italiani, indicandone possibili traiettorie di decarbonizzazione, individuando le opzioni tecnologiche più adeguate e tenendo in considerazione le implicazioni sociali. Il lavoro mostrerà le sfide della struttura industriale italiana, incluse le piccole e medie imprese, rispetto al dibattito delle politiche europee sul tema della riforma del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS), degli aiuti di stato, del Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) e della riforma del commercio mondiale. Il programma evidenzia l’importanza dell’Italia nel promuovere una golden rule per gli investimenti nella decarbonizzazione, con un forte nesso con il programma Europa. Infine, ECCO monitorerà l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rivendicando la necessità di trasparenza per una spesa efficace delle risorse che facciano leva per gli investimenti privati.

Lo sviluppo di standard comuni e condivisi per la sicurezza e la resilienza delle filiere dei minerali critici
Maggio 2023
L'aumento della produzione e il ritmo di penetrazione delle tecnologie pulite necessarie ad una trasformazione radicale del sistema energetico globale dipendono in modo critico dalla disponibilità di minerali critici.
L'elevata frammentazione geografica delle attività estrattive e il predominio asiatico nella lavorazione e raffinazione dei minerali critici richiedono una progressiva diversificazione, rimodulazione e rafforzamento della struttura delle supply chain globali per gestire i rischi di approvvigionamento.