Il programma Europa sviluppa proposte per rendere l’Italia leader nella politica climatica ed energetica europea e la sua diplomazia climatica. Supporta l’implementazione del Green Deal europeo e la sua proiezione esterna, sfruttando al meglio l’opportunità unica del Next Generation EU e, nel 2021, del pacchetto “Fit for 55%”. ECCO si impegnerà per rafforzare il blocco meridionale europeo per mantenere un allineamento economico e sociale tra il Sud e il Nord d’Europa senza il quale appare impossibile realizzare il Green Deal europeo. Una forte divergenza economica e di competitività interna rispetto alla transizione ecologica metterebbe a repentaglio la stessa integrazione europea, rafforzando al tempo stesso spinte antieuropeiste. È perciò vitale che l’economia e l’industria italiana tengano il passo delle altre potenze europee per una transizione comune e condivisa. Le diverse velocità di adozione di tecnologie e processi strategici, come nel caso delle energie rinnovabili, della mobilità elettrica o dell’idrogeno verde per l’industria pesante, rischiano di lasciare l’Italia indietro ed esposta alla perdita di posti di lavoro, al collasso di comunità e ad un conseguente rafforzamento di forze antieuropee e antagoniste rispetto alle politiche di decarbonizzazione. La partita del Green Deal europeo e della sua diplomazia, del Next Generation EU, del CBAM e del commercio internazionale ma anche delle riforme strutturali a partire dal Patto di Stabilità sono così centrali non solo per il clima e la ripresa economica e sociale dell’Italia post-pandemia, ma per la coesione del progetto Europeo. ECCO lavorerà per costruire un’Europa che sia tanto economicamente integrata quanto socialmente e politicamente coesa e solidale. Lo stesso farà per proiettare l’idea geopolitica del Green Deal europeo nel mondo in ottica di costruire una geopolitica della cooperazione.

Un anno di REPowerEU: gli effetti sul PNRR italiano
Settembre 2023
Nel maggio 2022 la Commissione europea ha presentato il piano REPowerEU, con l’obiettivo di affrancare l’Unione europea dalla dipendenza dalle importazioni energetiche russe entro il 2027. Il Governo italiano ha aggiornato in questo senso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).