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L'NCQG rappresenta un'opportunità per correggere gli errori del passato e cercare di ripristinare fiducia nel sistema multilaterale, stabilendo un obiettivo più trasparente e ambizioso che possa a sua volta incoraggiare i Paesi in via di sviluppo ad aumentare i propri livelli di ambizione negli impegni di riduzione delle emissioni che verranno presentati nei contributi nazionali (National Determined Contributions NDC) all'inizio del 2025. Per delineare un percorso di successo per l'NCQG è necessario affrontare diverse sfide complesse, a cominciare dalla definizione di un obiettivo ambizioso ma realistico.
In questo studio vengono presentate le principali proposte di riforma dell’architettura finanziaria internazionale che mirano a trasformare le istituzioni coinvolte (Banche multilaterali, Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale) attuando le raccomandazioni della revisione degli indicatori di adeguatezza patrimoniale del G20 (Capital Adequacy Frameworks o CAF), a mobilitare le risorse finanziarie innovative per affrontare le sfide esistenti, come i Diritti speciali di prelievo (DSP) e nuove forme di tassazioni, e ad aumentare il volume di sovvenzioni e finanza agevolata tramite IDA per aiutare a ridurre il peso del debito tra i paesi più poveri e vulnerabili.
In questo policy, realizzato insieme a E3G, esaminiamo proprio il legame tra il debito e il clima. Emerge che il G7 è un momento fondamentale per accelerare la trasformazione dell’architettura finanziaria internazionale e per garantire flussi finanziari allineati con le opportunità di crescita in linea con gli obiettivi climatici. Nello specifico, come attraverso il Piano Mattei, l’Italia può svolgere un ruolo centrale nel favorire un futuro più resiliente e sostenibile per l’Africa.
L'NCQG rappresenta un'opportunità per correggere gli errori del passato e cercare di ripristinare fiducia nel sistema multilaterale, stabilendo un obiettivo più trasparente e ambizioso che possa a sua volta incoraggiare i Paesi in via di sviluppo ad aumentare i propri livelli di ambizione negli impegni di riduzione delle emissioni che verranno presentati nei contributi nazionali (National Determined Contributions NDC) all'inizio del 2025. Per delineare un percorso di successo per l'NCQG è necessario affrontare diverse sfide complesse, a cominciare dalla definizione di un obiettivo ambizioso ma realistico.
In questo studio vengono presentate le principali proposte di riforma dell’architettura finanziaria internazionale che mirano a trasformare le istituzioni coinvolte (Banche multilaterali, Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale) attuando le raccomandazioni della revisione degli indicatori di adeguatezza patrimoniale del G20 (Capital Adequacy Frameworks o CAF), a mobilitare le risorse finanziarie innovative per affrontare le sfide esistenti, come i Diritti speciali di prelievo (DSP) e nuove forme di tassazioni, e ad aumentare il volume di sovvenzioni e finanza agevolata tramite IDA per aiutare a ridurre il peso del debito tra i paesi più poveri e vulnerabili.
In questo policy, realizzato insieme a E3G, esaminiamo proprio il legame tra il debito e il clima. Emerge che il G7 è un momento fondamentale per accelerare la trasformazione dell’architettura finanziaria internazionale e per garantire flussi finanziari allineati con le opportunità di crescita in linea con gli obiettivi climatici. Nello specifico, come attraverso il Piano Mattei, l’Italia può svolgere un ruolo centrale nel favorire un futuro più resiliente e sostenibile per l’Africa.