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I governi dei principali Paesi produttori di auto in Europa sono impegnati a sostenere la trasformazione industriale del settore automotive. Secondo le stime della Commissione europea, per raggiungere gli obiettivi climatici del continente serviranno 620 miliardi di euro di investimenti, prevalentemente di natura privata, ogni anno fino al 2030. La capacità delle imprese di reperire risorse finanziarie sui mercati rimane di cruciale importanza per affrontare la transizione. Ciò richiede un approccio coordinato che combini investimenti privati e pubblici su scala nazionale ed europea.
A fronte di impatti del cambiamento climatico sempre più evidenti a livello globale, la necessità di accelerare la transizione energetica ha messo in luce il bisogno di una rapida evoluzione delle catene del valore delle tecnologie pulite. In questo quadro, il progetto “Tecnologia e transizione energetica: quale ruolo per
l’Europa e per l’Italia” si propone di approfondire la dimensione geopolitica dello sviluppo tecnologico legato alle esigenze della transizione energetica, con l’obiettivo di elaborare indicazioni di policy fruibili da decisori politici italiani ed europei.
Questo policy briefing suggerisce possibili interventi normativi utili a rilanciare il mercato dell’auto elettrica in Italia, in linea con gli obiettivi di elettrificazione del parco auto circolante previsto dal Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC).
L'aumento della produzione e il ritmo di penetrazione delle tecnologie pulite necessarie ad una trasformazione radicale del sistema energetico globale dipendono in modo critico dalla disponibilità di minerali critici.
L'elevata frammentazione geografica delle attività estrattive e il predominio asiatico nella lavorazione e raffinazione dei minerali critici richiedono una progressiva diversificazione, rimodulazione e rafforzamento della struttura delle supply chain globali per gestire i rischi di approvvigionamento.
Nel rapporto analizziamo le principali dinamiche della transizione del settore dei trasporti, il primo per emissioni nel nostro Paese. Una transizione all’elettrico per la mobilità del futuro su strada che offre opportunità e vantaggi per l’occupazione, la competitività, la riduzione della povertà della mobilità, il raggiungimento degli obiettivi climatici.
I governi dei principali Paesi produttori di auto in Europa sono impegnati a sostenere la trasformazione industriale del settore automotive. Secondo le stime della Commissione europea, per raggiungere gli obiettivi climatici del continente serviranno 620 miliardi di euro di investimenti, prevalentemente di natura privata, ogni anno fino al 2030. La capacità delle imprese di reperire risorse finanziarie sui mercati rimane di cruciale importanza per affrontare la transizione. Ciò richiede un approccio coordinato che combini investimenti privati e pubblici su scala nazionale ed europea.
A fronte di impatti del cambiamento climatico sempre più evidenti a livello globale, la necessità di accelerare la transizione energetica ha messo in luce il bisogno di una rapida evoluzione delle catene del valore delle tecnologie pulite. In questo quadro, il progetto “Tecnologia e transizione energetica: quale ruolo per
l’Europa e per l’Italia” si propone di approfondire la dimensione geopolitica dello sviluppo tecnologico legato alle esigenze della transizione energetica, con l’obiettivo di elaborare indicazioni di policy fruibili da decisori politici italiani ed europei.
Questo policy briefing suggerisce possibili interventi normativi utili a rilanciare il mercato dell’auto elettrica in Italia, in linea con gli obiettivi di elettrificazione del parco auto circolante previsto dal Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC).
L'aumento della produzione e il ritmo di penetrazione delle tecnologie pulite necessarie ad una trasformazione radicale del sistema energetico globale dipendono in modo critico dalla disponibilità di minerali critici.
L'elevata frammentazione geografica delle attività estrattive e il predominio asiatico nella lavorazione e raffinazione dei minerali critici richiedono una progressiva diversificazione, rimodulazione e rafforzamento della struttura delle supply chain globali per gestire i rischi di approvvigionamento.
Nel rapporto analizziamo le principali dinamiche della transizione del settore dei trasporti, il primo per emissioni nel nostro Paese. Una transizione all’elettrico per la mobilità del futuro su strada che offre opportunità e vantaggi per l’occupazione, la competitività, la riduzione della povertà della mobilità, il raggiungimento degli obiettivi climatici.