Pubblicazioni

I governi dei principali Paesi produttori di auto in Europa sono impegnati a sostenere la trasformazione industriale del settore automotive. Secondo le stime della Commissione europea, per raggiungere gli obiettivi climatici del continente serviranno 620 miliardi di euro di investimenti, prevalentemente di natura privata, ogni anno fino al 2030. La capacità delle imprese di reperire risorse finanziarie sui mercati rimane di cruciale importanza per affrontare la transizione. Ciò richiede un approccio coordinato che combini investimenti privati e pubblici su scala nazionale ed europea.
Come parte dell’Accordo di Parigi e dell’Unione europea, il contributo nazionale italiano è congiunto con quello degli altri Stati membri e, complessivamente, deve portare alla riduzione delle emissioni nette del 55% al 2030 rispetto ai livelli del 1990. Il Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC) è il quadro di attuazione nazionale degli impegni per la riduzione delle emissioni. L’ultima versione relativa all’obiettivo 2030 è del luglio 2024. Un Piano che, purtroppo, dichiaratamente manca alcuni degli obiettivi stabiliti dal Fit for 55.
A fronte di impatti del cambiamento climatico sempre più evidenti a livello globale, la necessità di accelerare la transizione energetica ha messo in luce il bisogno di una rapida evoluzione delle catene del valore delle tecnologie pulite. In questo quadro, il progetto “Tecnologia e transizione energetica: quale ruolo per l’Europa e per l’Italia” si propone di approfondire la dimensione geopolitica dello sviluppo tecnologico legato alle esigenze della transizione energetica, con l’obiettivo di elaborare indicazioni di policy fruibili da decisori politici italiani ed europei.
Il presente rapporto ha l’obiettivo di quantificare l’evoluzione del gettito delle componenti fiscali e parafiscali dei vettori energetici per la mobilità su strada; descrivere le attuali strutture fiscali e parafiscali dei vettori energetici per la mobilità su strada quantificando l’incidenza di imposizione per unità energetica; e offrire opzioni per politiche fiscali per l’energia volte a mantenere la parità di gettito senza introdurre contraddizioni rispetto alle politiche climatiche.
Questo policy briefing suggerisce possibili interventi normativi utili a rilanciare il mercato dell’auto elettrica in Italia, in linea con gli obiettivi di elettrificazione del parco auto circolante previsto dal Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC).
L'aumento della produzione e il ritmo di penetrazione delle tecnologie pulite necessarie ad una trasformazione radicale del sistema energetico globale dipendono in modo critico dalla disponibilità di minerali critici. L'elevata frammentazione geografica delle attività estrattive e il predominio asiatico nella lavorazione e raffinazione dei minerali critici richiedono una progressiva diversificazione, rimodulazione e rafforzamento della struttura delle supply chain globali per gestire i rischi di approvvigionamento.
Nel rapporto analizziamo le principali dinamiche della transizione del settore dei trasporti, il primo per emissioni nel nostro Paese. Una transizione all’elettrico per la mobilità del futuro su strada che offre opportunità e vantaggi per l’occupazione, la competitività, la riduzione della povertà della mobilità, il raggiungimento degli obiettivi climatici.
I governi dei principali Paesi produttori di auto in Europa sono impegnati a sostenere la trasformazione industriale del settore automotive. Secondo le stime della Commissione europea, per raggiungere gli obiettivi climatici del continente serviranno 620 miliardi di euro di investimenti, prevalentemente di natura privata, ogni anno fino al 2030. La capacità delle imprese di reperire risorse finanziarie sui mercati rimane di cruciale importanza per affrontare la transizione. Ciò richiede un approccio coordinato che combini investimenti privati e pubblici su scala nazionale ed europea.
Come parte dell’Accordo di Parigi e dell’Unione europea, il contributo nazionale italiano è congiunto con quello degli altri Stati membri e, complessivamente, deve portare alla riduzione delle emissioni nette del 55% al 2030 rispetto ai livelli del 1990. Il Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC) è il quadro di attuazione nazionale degli impegni per la riduzione delle emissioni. L’ultima versione relativa all’obiettivo 2030 è del luglio 2024. Un Piano che, purtroppo, dichiaratamente manca alcuni degli obiettivi stabiliti dal Fit for 55.
A fronte di impatti del cambiamento climatico sempre più evidenti a livello globale, la necessità di accelerare la transizione energetica ha messo in luce il bisogno di una rapida evoluzione delle catene del valore delle tecnologie pulite. In questo quadro, il progetto “Tecnologia e transizione energetica: quale ruolo per l’Europa e per l’Italia” si propone di approfondire la dimensione geopolitica dello sviluppo tecnologico legato alle esigenze della transizione energetica, con l’obiettivo di elaborare indicazioni di policy fruibili da decisori politici italiani ed europei.
Il presente rapporto ha l’obiettivo di quantificare l’evoluzione del gettito delle componenti fiscali e parafiscali dei vettori energetici per la mobilità su strada; descrivere le attuali strutture fiscali e parafiscali dei vettori energetici per la mobilità su strada quantificando l’incidenza di imposizione per unità energetica; e offrire opzioni per politiche fiscali per l’energia volte a mantenere la parità di gettito senza introdurre contraddizioni rispetto alle politiche climatiche.
Questo policy briefing suggerisce possibili interventi normativi utili a rilanciare il mercato dell’auto elettrica in Italia, in linea con gli obiettivi di elettrificazione del parco auto circolante previsto dal Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC).
L'aumento della produzione e il ritmo di penetrazione delle tecnologie pulite necessarie ad una trasformazione radicale del sistema energetico globale dipendono in modo critico dalla disponibilità di minerali critici. L'elevata frammentazione geografica delle attività estrattive e il predominio asiatico nella lavorazione e raffinazione dei minerali critici richiedono una progressiva diversificazione, rimodulazione e rafforzamento della struttura delle supply chain globali per gestire i rischi di approvvigionamento.
Nel rapporto analizziamo le principali dinamiche della transizione del settore dei trasporti, il primo per emissioni nel nostro Paese. Una transizione all’elettrico per la mobilità del futuro su strada che offre opportunità e vantaggi per l’occupazione, la competitività, la riduzione della povertà della mobilità, il raggiungimento degli obiettivi climatici.