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Le elezioni europee 2024 saranno un momento chiave per il futuro del Green Deal europeo e per le politiche climatiche dell’Unione. La futura Commissione e il nuovo Parlamento europeo potranno continuare questo percorso, garantendo il raggiungimento degli obiettivi al 2030, necessari per scongiurare gli effetti più disastrosi del cambiamento climatico. Potranno inoltre, e soprattutto, rendere la transizione energetica sostenibile da un punto di vista socioeconomico.
L’Italia, come gli altri Paesi europei, è chiamata a strutturare il processo di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) mediante la partecipazione del pubblico e un efficace dialogo multilivello, come chiesto dalla normativa. Le politiche che il PNIEC dovrà mettere in atto in questo decennio saranno chiave per abilitare  la transizione. Tale urgenza richiede una maggiore responsabilizzazione e presa di coscienza di tutti gli attori coinvolti.  
La transizione ecologica è fondamentale sia per il raggiungimento degli obiettivi climatici contenuti nello European Green Deal, sia per quelli di innovazione e competitività industriale del Green Deal Industrial Plan. La transizione è pertanto un prerequisito per la crescita e la sostenibilità del debito.
In questo nuovo studio analizziamo la strategia europea per l’emancipazione dal gas russo. Le soluzioni coinvolgono il Mediterraneo ma con Algeria ed Egitto servono partnership strategiche non la creazione di altre fragili dipendenze che rischiano inoltre di minare il raggiungimento degli obiettivi climatici.
L'Italia è il secondo produttore di acciaio in Europa e l'undicesimo al mondo. Nel 2019 sono state prodotte 23,2 Mt di acciaio presso lo stabilimento Acciaierie d'Italia di Taranto (Ex Ilva). In questo rapporto approfondiamo il tema della produzione di acciaio in Italia, analizzando il caso specifico dell’unico impianto italiano che attualmente ne produce, ovvero lo stabilimento siderurgico di Taranto
La completa decarbonizzazione entro il 2050 impone l’elaborazione di nuove strategie industriali allineate agli obiettivi climatici. In questo studio approfondiamo le opzioni tecnologiche di riduzione delle emissioni e suggeriamo strategie di decarbonizzazione industriale, per affrontare il cambiamento climatico attraverso le leve di innovazione, welfare e occupazione.
Questo lavoro analizza e identifica nuovi impegni di finanza per il clima dell’Italia in vista del Vertice G20 e della COP26 di Glasgow e quali leve strategiche abbiamo a disposizio- ne, e come utilizzarle, per raggiungere gli obiettivi. Il lavoro dà seguito alla prima analisi pubblicata in giugno 2021 su “Finanza per il clima: Dove siamo, dove andiamo e quali nuovi impegni per l’Italia”.
Le elezioni europee 2024 saranno un momento chiave per il futuro del Green Deal europeo e per le politiche climatiche dell’Unione. La futura Commissione e il nuovo Parlamento europeo potranno continuare questo percorso, garantendo il raggiungimento degli obiettivi al 2030, necessari per scongiurare gli effetti più disastrosi del cambiamento climatico. Potranno inoltre, e soprattutto, rendere la transizione energetica sostenibile da un punto di vista socioeconomico.
L’Italia, come gli altri Paesi europei, è chiamata a strutturare il processo di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) mediante la partecipazione del pubblico e un efficace dialogo multilivello, come chiesto dalla normativa. Le politiche che il PNIEC dovrà mettere in atto in questo decennio saranno chiave per abilitare  la transizione. Tale urgenza richiede una maggiore responsabilizzazione e presa di coscienza di tutti gli attori coinvolti.  
La transizione ecologica è fondamentale sia per il raggiungimento degli obiettivi climatici contenuti nello European Green Deal, sia per quelli di innovazione e competitività industriale del Green Deal Industrial Plan. La transizione è pertanto un prerequisito per la crescita e la sostenibilità del debito.
In questo nuovo studio analizziamo la strategia europea per l’emancipazione dal gas russo. Le soluzioni coinvolgono il Mediterraneo ma con Algeria ed Egitto servono partnership strategiche non la creazione di altre fragili dipendenze che rischiano inoltre di minare il raggiungimento degli obiettivi climatici.
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La completa decarbonizzazione entro il 2050 impone l’elaborazione di nuove strategie industriali allineate agli obiettivi climatici. In questo studio approfondiamo le opzioni tecnologiche di riduzione delle emissioni e suggeriamo strategie di decarbonizzazione industriale, per affrontare il cambiamento climatico attraverso le leve di innovazione, welfare e occupazione.
Questo lavoro analizza e identifica nuovi impegni di finanza per il clima dell’Italia in vista del Vertice G20 e della COP26 di Glasgow e quali leve strategiche abbiamo a disposizio- ne, e come utilizzarle, per raggiungere gli obiettivi. Il lavoro dà seguito alla prima analisi pubblicata in giugno 2021 su “Finanza per il clima: Dove siamo, dove andiamo e quali nuovi impegni per l’Italia”.