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Romano Prodi insieme a dieci ex Commissari UE contro il gas nella tassonomia verde

Undici ex Commissari europei, tra i quali per l’Italia Romano Prodi, chiedono a Bruxelles di tagliare la dipendenza europea dai combustibili fossili.

La lettera, disponibile qui, è stata inviata il 3 maggio scorso alla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, con le firme di undici ex Commissari europei provenienti da altrettanti paesi membri.

Gli illustri firmatari chiedono a von der Leyen di eliminare la dipendenza europea dai combustibili fossili che finanziano la guerra della Russia in Ucraina. I firmatari chiedono inoltre:

  • La creazione di un ‘Patto verde d’emergenza’ che consenta all’UE, tramite il pacchetto REPowerEU, di massimizzare la capacità della società europea di contribuire alla riduzione della dipendenza dal gas russo. Le iniziative suggerite includono una mobilitazione straordinaria ed urgente per l’espansione di misure di efficienza energetica e di fonti rinnovabili, insieme ad una campagna di sensibilizzazione mirata a ridurre l’uso del gas in ambito domestico e un meccanismo di supporto sociale adeguato per le famiglie a basso reddito.
  • Che l’UE si mostri risoluta di fronte alla crisi in Ucraina accelerando l’azione climatica contenuta nel pacchetto Fit for 55, aumentandone l’ambizione.
  • Di evitare ulteriori lock in di tecnologie fossili:
    -assicurandosi che nuovi accordi sul gas siano a scadenza;
    -ritirando l’atto delegato che etichetta gas e nucleare come verdi all’interno della tassonomia;
    -correggendo il ‘pacchetto gas’ pubblicato lo scorso dicembre.

La lettera evidenzia che l’atto delegato complementare su gas e nucleare prolungherebbe la dipendenza europea da fonti energetiche che sono fonte di instabilità geopolitica, e che la semplice diversificazione delle fonti fossili ‘(..) servirà soltanto a mantenere la dipendenza energetica dell’UE da altri paesi, molti dei quali non rispettano i valori UE’.

Alla luce della guerra in Ucraina, degli alti prezzi del gas e delle motivazioni evidenziate in questa lettera, anche l’Italia dovrebbe prendere una netta posizione contro al gas nella tassonomia. Una scelta non solo di coerenza con gli obiettivi climatici, ma conveniente da un punto di vista economico, come evidenziato in precedenza in una questa nostra analisi.

 

Photo by Pixabay

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