Con circa un quarto del totale, i trasporti sono il secondo settore per emissioni energy-related a livello globale. Lo stesso vale per Europa e Italia, infatti, nel 2019 le emissioni del settore trasporti nel nostro Paese ammontavano a 108 milioni di tonnellate di CO2 – 25% del totale – di cui per il 93% associate ai consumi di gasolio, benzina e altri derivati fossili per il trasporto su strada.
Alla luce di questi numeri e data la rilevanza strategica del settore, è di fondamentale importanza accelerare la transizione verso la neutralità climatica dei trasporti, attraverso l’adozione di una strategia di efficienza tecnologica e organizzativa in tutti i segmenti della domanda e dell’offerta di trasporto per i passeggeri e le merci.
Il programma Trasporti di ECCO lavora per accelerare il passaggio alla mobilità elettrica quale opzione più efficace ed efficiente per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, ridurre il consumo di combustibili fossili, mitigare l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità della vita e la vivibilità delle aree urbane.
Contemporaneamente alla graduale ma rapida sostituzione delle auto a combustione interna con mezzi elettrici, è fondamentale favorire la mobilità pubblica, i servizi di condivisione e la mobilità alternativa (bici, piedi e altri mezzi): la mobilità del futuro non può poggiare sull’uso dell’auto privata come principale mezzo di spostamento, ma deve al contrario puntare sull’integrazione di varie modalità di trasporto sostenibile. Le infrastrutture di ricarica per i trasporti devono integrarsi con i mercati dei servizi di bilanciamento della rete elettrica consentendo ai veicoli di contribuire come sistemi di back-up alla flessibilità della domanda di elettricità, necessaria a un sistema di generazione elettrica completamente da fonti rinnovabili.
Infine, il programma Trasporti stimola il dibattito sulla necessità e strategicità di un uscita, al più tardi al 2035, dei veicoli a combustione interna, all’interno di un quadro di politiche industriali e per il lavoro che siano compatibili con gli obiettivi di decarbonizzazione, lo sviluppo economico e la giusta transizione.