PNIEC

Piano Nazionale Integrato per il Clima (PNIEC): Quali prospettive per la revisione?

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Entro giugno 2023, gli Stati Membri sono chiamati ad inviare alla Commissione Europea l’aggiornamento del proprio Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) con orizzonte 2020-2030 (1).

Cos’è il PNIEC?

Il PNIEC è lo strumento con cui gli Stati Membri identificano politiche e misure per il raggiungimento degli obiettivi energia e clima al 2030.
In pratica, si tratta del quadro di misure di attuazione nazionale degli impegni europei di riduzione delle emissioni, presi nell’ambito dell’Accordo di Parigi (2). I Piani nascono dalla necessità di una governance per l’inquadramento e la verifica del percorso degli Stati Membri rispetto agli impegni di riduzione delle emissioni.

La presentazione del PNIEC è un obbligo derivante dal regolamento europeo (UE) 2018/1999 sulla Governance dell’Unione dell’energia. Il Regolamento definisce le tempistiche, le modalità e gli elementi minimi di predisposizione dei Piani che costituiscono la sintesi della politica energetica e climatica degli Stati Membri e, di fatto dell’Unione Europea, con orizzonte decennale (2020-2030, 2030-2040, ecc.).

Il PNIEC va ben oltre gli obiettivi 2030

Il PNIEC è un documento centrale nella definizione delle politiche di un Paese, non solo nella dimensione dell’energia e del clima.
Il processo di decarbonizzazione implica la trasformazione di tutti i settori dell’economia e della società. Si passa da un mondo nel quale sviluppo e benessere erano strettamente determinati dall’utilizzo dei combustibili fossili ad un mondo, in cui questo legame viene abbandonato progressivamente, nei tempi e nelle quantità definite dalla scienza.
Per i Paesi più sviluppati questo implica un azzeramento delle emissioni nette al 2050, in una strada scandita da tappe intermedie, coerenti con l’obiettivo di lungo periodo. La prima di queste tappe è il 2030. Come ci arriveremo viene definito all’interno del PNIEC. Come costruiremo questo percorso determinerà la prosperità futura delle nostre società.

Un PNIEC a vantaggio di tutti

Una trasformazione di tale portata deve essere governata, adeguatamente finanziata e deve coinvolgere tutti.
Nella revisione del PNIEC si dovranno fare delle scelte. Per farle è necessario comprendere l’impatto di tali scelte, oltre alle risorse e alle esigenze necessarie per affrontare il cambiamento. Le politiche e le misure per la decarbonizzazione, nei fatti, incideranno anche sui consumi dei singoli cittadini. Come si potranno rendere più efficienti le abitazioni? Come ci muoveremo? quale percorso dovrà intraprendere la nostra industria manifatturiera per non perdere competitività e riorientarsi verso produzioni ‘carbon free’, investendo sulla sua trasformazione?
Una sfida epocale. Sfida che rischia di essere persa in partenza, se non si è in grado mobilitare tutti alla partecipazione, per assicurare un percorso di ampiezza, visione e trasparenza nella scrittura della revisione del PNIEC. Infatti, solo attraverso una reale partecipazione di tutte le rappresentanze, (il mondo imprenditoriale, quello occupazionale, la società civile, le amministrazioni locali e regionali), può garantire una migliore efficacia nella realizzazione del Piano, perché coinvolge dall’origine coloro che saranno chiamati ad attuarlo.

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NOTE

(1) Article 14 Regulation (EU) 2018/1999 of the European Parliament and of the Council of 11 December 2018 on the Governance of the Energy Union and Climate Action (Governance Regulation).

(2) L’Unione UE agisce nell’ambito dell’Accordo come un unico soggetto ‘regionale’ (regional economic integration organization) e può presentare un impegno congiunto. L’ultimo di tali impegni, presentato nel 2020, prevede, la riduzione del 55% di emissioni nette al 2030, per mettere l’Unione in ‘traiettoria’ per il raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica al 2050

Foto di Abby Anaday su Unsplash

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