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Global stocktake

All’interno del lessico UNFCCC, il Global Stocktake (GST) – letteralmente Bilancio Globale – è il meccanismo di valutazione dei progressi ottenuti a livello globale nella risposta alla crisi climatica e nell’implementazione delle misure dell’Accordo di Parigi.

Questo meccanismo di valutazione è stato stabilito proprio in occasione della firma dell’Accordo. Infatti. l’Articolo 14 dichiara che la Conferenza delle Parti “verifica periodicamente l’attuazione del presente Accordo al fine di valutare i progressi collettivi compiuti verso la realizzazione dello scopo per cui esso è inteso e dei suoi obiettivi a lungo termine («bilancio globale»).

Obiettivi del Global Stocktake

Gli obiettivi del Global Stocktake possono essere classificati in tre categorie:

  • mitigazione;
  • adattamento;
  • mezzi di attuazione e sostegno – ovvero, la finanza per il clima.

Gli obiettivi di mitigazione si riferiscono al taglio delle emissioni di gas serra, la principale causa del riscaldamento globale. Con il Global Stocktake i Paesi valuteranno lo stato di avanzamento a livello globale, sommando i dati nazionali della riduzione delle emissioni.

Per quanto riguarda gli obiettivi di adattamento, il GST fornirà informazioni sull’aumento della resilienza contro gli effetti già in atto del cambiamento climatico. Tuttavia, la misurazione dell’efficacia degli interventi di adattamento è molto più complessa rispetto alla mitigazione.

Infine, l’obiettivo riguardante i mezzi di attuazione e sostegno fornirà informazioni sui flussi finanziari e il supporto, in termini di capacity-building, ai paesi in via di sviluppo e a quelli più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico.

Ciascun paese potrà poi fruire delle informazioni raccolte nel Global Stocktake per aggiornare e migliorare le proprie azioni di contrasto al cambiamento climatico, oltre che contribuire a “rafforzare la cooperazione internazionale in materia di azioni per il clima”.

Global stocktake: dalle fasi iniziali alla presentazione alla COP28

Il GST è composto da tre fasi, che si svolgono nell’arco di due anni.

  1. Raccolta dati: in cui ciascun Paese – firmatario dell’accordo di Parigi – si impegna a compilare un rapporto che include i progressi a livello nazionale in ambito di mitigazione, adattamento e finanza.
  2. Valutazione tecnica, rappresentata da una serie di dialoghi per valutare le informazioni ricevute nella fase di raccolta dati.
  3. Il processo si conclude con la fase di considerazione dei risultati, nella quale i paesi discuteranno i risultati chiave e le implicazioni a livello politico. Sarà proprio questa fase, che avverrà per la prima volta alla Cop28, a dover incoraggiare/favorire discussioni e negoziazioni su argomenti come il phase-out – l’abbandono graduale – dei combustibili fossili o i fondi per l’adattamento. I risultati chiave del bilancio saranno anche a disposizione dei singoli paesi per migliorare i propri piani NDC.

La valutazione e la discussione del bilancio globale avverrà ogni cinque anni, a partire proprio dalla COP28, che avrà luogo a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023.

 

Foto di Ala J Graczyk

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