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Scenario 2023 dell’agenzia internazionale dell’energia: sole su elettricità, nuvole sul gas

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha presentato oggi il suo World Energy Outlook per il 2023, il rapporto sullo scenario energetico più importante.  

Nel contesto di una realtà globale segnata da continue crisi, l’energia si conferma al centro delle dinamiche geopolitiche e ambientali. Il rapporto annuale dell’IEA, delinea cinque messaggi fondamentali che gettano luce sullo stato attuale e sul futuro dell’energia in tutto il mondo.

Questi messaggi chiave evidenziano la crescente importanza delle fonti di energia rinnovabile, in particolare la tecnologia solare, mentre altre tecnologie subiscono ostacoli. L’IEA solleva interrogativi sul ruolo dell’idrogeno e del CCS (cattura e stoccaggio di carbonio), mentre sottolinea l’urgenza di politiche più incisive per raggiungere gli obiettivi di emissioni net-zero. Nel frattempo, i biocombustibili stanno affrontando una diminuzione dovuta alla concorrenza dell’elettricità e all’efficienza crescente nei trasporti. Inoltre, il rapporto mette in evidenza l’importanza delle politiche energetiche e la necessità di accelerare gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C, evitando frammentazioni ulteriori nei mercati e nelle politiche. Si assiste a una crescente elettrificazione dei consumi, con un’accresciuta importanza dei veicoli elettrici e delle pompe di calore, mentre il settore del gas sta attraversando una fase di cambiamento dopo anni di espansione. Infine, il rapporto sottolinea che l’Europa non è l’unica regione impegnata in una transizione energetica significativa, con gli Stati Uniti e la Cina che compiono progressi notevoli verso una economia energetica più sostenibile. In definitiva, il World Energy Outlook 2023 offre uno sguardo ottimistico sul futuro energetico nonostante le sfide recenti.

 

I cinque messaggi chiave dello scenario 2023:  

  1. Nuovo record per le rinnovabili: con 500 GW di capacità installata nel 2023. Non solo: le rinnovabili sono la principale soluzione per aumentare l’accesso all’energia nei paesi emergenti. In Africa, ad esempio, le rinnovabili rappresentano l’80-85% della nuova capacità installata complessiva al 2030. 
  2. Il futuro è il sole.  La tecnologia solare emerge dominante, con una capacità manifatturiera in espansione. Altre tecnologie hanno invece subito rallentamenti negli investimenti e hanno sofferto di colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento (CCUS, idrogeno nei trasporti, eolico).
    Nuvole su idrogeno e CCS: la IEA ne vede un ruolo (anche se in una recente intervista a El Pais, Fatih Birol ha esortato a non considerare la CCUS come la soluzione dei problemi), ma ritiene le politiche esistenti ancora insufficienti per raggiungere il target net-zero.
     I biocombustibili si riducono per la forte competizione dell’elettrico e per la maggior efficienza nel trasporto navale e aereo, quest’ultimo in diminuzione anche per le scelte ambientali dei passeggeri
  3. Le politiche sono centrali e stanno andando nella giusta direzione in tutti i paesi. Tuttavia, la IEA sottolinea che è il momento di accelerare per poter raggiungere l’1.5C (attualmente la direzione è 2.4°C). Obiettivo raggiungibile solo se non si permette di frammentare ulteriormente il mondo e i mercati.
  4. Elettricità su, gas giù. L’elettrificazione dei consumi ha un ruolo più rilevante rispetto all’ultimo WEO, merito della diffusione di veicoli elettrici e pompe di calore (l’Italia sulle pompe di calore sembra invece in forte controtendenza nel 2023). Importante l’accento posto sullo sviluppo delle reti elettriche, fondamentale affinché la decarbonizzazione avvenga nei tempi previsti e senza ritardi. Il gas ha invece terminato la sua “golden age” e per il quinto anno di fila le proiezioni al 2040 sono sempre minori. Nuovi investimenti in infrastrutture gas e LNG risultano quindi essere altamente rischiosi.
  5. L’Europa non è sola. Gli Stati Uniti hanno messo in campo una potente politica industriale che spinge l’elettrico made in USA, la Cina ha raggiunto un livello di sviluppo e una capacità di produzione di tecnologie rinnovabili tali da poter raggiungere il picco di domanda di energia da combustibili fossili, e quindi di emissioni, già a metà di questo decennio.

 


“L’Outlook 2023 della IEA è tutto sulla decarbonizzazione. Non c’è un’altra energia. Un lavoro contro i luoghi comuni dell’immobilismo climatico: la transizione è in atto a livello globale e l’obiettivo 1.5°C è possibile, ma a condizione che le politiche rafforzino la transizione su: solare, elettrificazione, strategia industriale e sostenibilità sociale.  Non serve una politica polarizzata sul clima, ma scelte capaci di presentare una strategia in queste quattro dimensioni” 

Matteo Leonardi, Co-Fondatore & Co-Direttore Esecutivo, Politiche Nazionali, ECCO



“Lo scenario mondiale aiuta a vedere meglio se stessi. I dati sulle vendite delle auto elettriche nel mondo piovono sull’Italia, dando un’ immagine severa di un Paese un tempo leader dell’auto.”


Massimiliano Bienati
,
Responsabile Programma Trasporti, ECCO


Photo by Pixabay

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