
DRIVING THE CHANGE
Osservatorio mensile del mercato auto UE e del gap emissioni 2025
In collaborazione con:

Origine dei dati: Dataforce
Con l’entrata in vigore nel 2025 della nuova fase degli obiettivi del regolamento dell’Unione Europea sugli standard di emissione di CO2 dei veicoli leggeri (-15% rispetto al 2021), il settore automobilistico dell’Unione affronta una sfida decisiva. Mentre la transizione verso una mobilità elettrificata a zero emissioni accelera, il monitoraggio del mercato dell’auto diventa un riferimento utile per valutare le strategie dei produttori di fronte ai nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni.
Per informare il dibattito con dati aggiornati e affidabili, ECCO in collaborazione con ICCT e IDDRI-IMT, pubblica mensilmente informazioni sulle emissioni specifiche medie delle flotte di nuovi veicoli immessi al consumo dai produttori che operano nel mercato europeo e la relativa distanza dagli obiettivi di riduzione per il 2025.*
Il monitoraggio sarà accompagnato da ulteriori dettagli sulle immatricolazioni per tipologia di propulsione (BEV, PHEV, HEV, MHEV) e da un aggiornamento (trimestrale) sull’evoluzione dell’infrastruttura di ricarica e delle immatricolazioni dei veicoli commerciali leggeri.
Attraverso questi aggiornamenti, puntiamo a fornire uno strumento di valutazione per case automobilistiche, analisti, decisori politici e tutti gli attori coinvolti nella transizione verso una mobilità a zero emissioni.
* Gli obiettivi sono stimati su base mensile ai sensi della metodologia adottata dal regolamento 631/2019 emendato dal regolamento 851/2023 sulla base dell’evoluzione delle vendite YTD per tipologia e caratteristiche dei veicoli.
IL REPORT MENSILE
Scarica il report completo di ICCT, ECCO e IDDRI-IMT
I DATI DI MARZO 2025
Distanza dai target 2025
A marzo 2025, la media delle emissioni di CO2 della flotta di nuove auto immesse sul mercato europeo è pari a 103 g CO2/km, 10 gCO2/km superiori rispetto al target comunitario 2025 (+10%). Guardando ai singoli pool di costruttori, rispetto al mese precedente Hyundai e Tesla-Stellantis-Toyota sono riusciti a ridurre significativamente la distanza dal loro target, rispettivamente del 25% e del 13%. Il pool di BMW è attualmente l’unico in conformità con il target per il 2025, mentre Nissan (29 g CO2/km sopra) è il più lontano dal raggiungere il suo obiettivo. Tutti i valori tengono conto dei crediti di conformità previsti dal regolamento.

Emissioni medie, distanza dal target e quota di mercato per pool di costruttori

Guardando ai singoli marchi automobilistici con quote di mercato pari o superiori all’1%, a parte Tesla, dopo tre mesi di mercato Volvo mostra ancora il migliore posizionamento di conformità, con una flotta del venduto a emissioni medie sempre ampiamente al di sotto del proprio target per il 2025 (-29 gCO2/km), seguita da Cupra (-19 gCO2/km). Renault rimane ben posizionato e in linea con i propri obiettivi (-1 gCO2/km), mentre la distanza dal target di Audi, pur migliorata rispetto al mese precedente continua a rimanere la più alta in assoluto (+30 gCO2/km), insieme a Mazda e seguita a breve distanza da Nissan (+29 gCO2/km), Ford e Seat (+26 gCO2/km), e Mercedes-Benz (+24 gCO2/km). Tra i marchi di Stellantis, Peugeot (+8 gCO2/km) mostra le performance migliori seguita da Citroen e Opel (+10 gCO2/km), mentre Fiat (16 gCO2/km) e Jeep (18 gCO2/km) rimangono ampiamente indietro.
Emissioni medie, distanza dal target e quota di mercato per gruppo e marca

Nuove immatricolazioni di veicoli elettrici per pool
Le performance di distanza media dai target evidenziate più sopra, si spiegano guardando alle immatricolazioni di veicoli a zero e basse emissioni. A livello aggregato, a marzo 2025, la quota media di veicoli elettrici a batteria (BEV) sul totale delle nuove immatricolazioni in Europa è rimasta stabile al 16% di febbraio. Il pool di BMW e Mercedes-Volvo-Polestar mantengono le loro quote invariate rispetto al mese precedente, 25% e 23% rispettivamente (comunque le più alte tra i concorrenti), mentre Kia riduce la sua quota al 19% (era il 22% a febbraio), Hyundai sale al 18% (17% a febbraio) e VW scende al 17% (contro il 18% del mese precedente). Il pool Tesla-Stellantis-Toyota, conferma le vendite di BEV al di sotto della media europea (14%), come il pool Renault al 12%. MG e Nissan non appartenenti ad alcun pool registrano una quota di mercato dell’8% e del 6%, rispettivamente.
La quota dei veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) nelle nuove immatricolazioni europee di marzo cresce all’8%, contro il 7% di febbraio. Il pool Mercedes-Volvo-Polestar conferma il 23% di febbraio mentre il pool BMW cresce di un punto percentuale al 14%. Tutti gli altri concorrenti risultano sotto il 10%. Tra i veicoli full hybrid (HEV) MG (non pool) registra il 41% di quota di mercato contro il 31% di Renault e Nissan, il 22% del pool Hyundai, il19% di Tesla-Stellantis-Toyota, il 22% di Hyundai e il 15% di Kia. Nella categoria dei veicoli ibridi mild (MHEV), i pool BMW, Mercedes-Volvo-Polestar, Tesla-Stellantis-Toyota e Nissan (non pool) registrano quote superiori al 35%, in continua crescita rispetto ai mesi precedenti.
Quota di BEV, PHEV, HEV e MHEV per pool di produttori

Nuove immatricolazioni di veicoli elettrici per Paese
Guardando ai mercati europei, le immatricolazioni totali di autovetture in Francia e nei Paesi Bassi sono diminuite del 15% a marzo rispetto a marzo 2024, con l’Italia che ha superato la Francia in dimensioni di mercato. Le immatricolazioni di nuovi veicoli sono aumentate del 24% in Spagna e del 19% in Repubblica Ceca rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le quote di mercato combinate di BEV e PHEV in Europa sono state in media del 24% a marzo 2025, con un aumento di 1 punto percentuale rispetto a febbraio. La Norvegia (93%), la Danimarca (69%), la Svezia (61%) e i Paesi Bassi (55%) hanno registrato tutte quote superiori al 50%, mentre il Belgio (41%), l’Austria (32%) e la Germania (27%) hanno anche registrato quote di mercato combinate di BEV e PHEV superiori alla media europea.


Tra i principali mercati, gli aumenti più elevati nelle immatricolazioni di BEV si sono verificati in Repubblica Ceca, Spagna e Italia, con un incremento del 261%, 94% e 78%, rispettivamente, a marzo 2025 rispetto a marzo 2024, mentre le immatricolazioni in Francia e nei Paesi Bassi sono diminuite del 14%. Più di 42.000 BEV sono stati immatricolati il mese scorso in Germania, il mercato più grande d’Europa, con un aumento del 35% rispetto a marzo 2024. Nello stesso periodo, le immatricolazioni di PHEV sono aumentate maggiormente in Repubblica Ceca (+90%) e le immatricolazioni di HEV sono aumentate maggiormente in Spagna (+34%). Le quote di MHEV sono state più alte in Italia (32%) e in Polonia (30%) a marzo, e stanno guadagnando popolarità in Francia e in Spagna, dove le immatricolazioni sono aumentate del 59% e del 52%, rispettivamente, a marzo 2025, rispetto allo stesso mese del 2024.
Nuove immatricolazioni di BEV, plug-in hybrid, full hybrid e mild hybrid per Paese

Quota di BEV, plug-in hybrid, full hybrid e mild hybrid per Paese

Andamento storico della quota di nuove immatricolazioni BEV in Europa e Italia
A livello aggregato, l’andamento storico delle vendite di veicoli BEV in Europa mantiene il trend positivo crescente rispetto agli anni precedenti. Anche in Italia il trend rimane positivo rispetto allo storico, pur con un andamento della curva molto meno pronunciata.


Focus Italia
Da maggio a dicembre 2024, il governo italiano ha promosso incentivi all’acquisto di veicoli elettrici a batteria (BEV) compresi tra 6.000 € e 13.750 € per veicolo, con gli importi più elevati riservati agli acquirenti a basso reddito e a coloro che rottamavano veicoli più vecchi con standard di emissione Euro 4 o inferiori. Parte del programma Ecobonus, questi incentivi sono stati accolti positivamente dai consumatori e i 240 milioni di euro stanziati per le BEV sono stati esauriti nel giro di poche ore dal lancio del programma. Oltre ai veicoli BEV, l’Ecobonus includeva fondi dedicati ai veicoli ibridi plug-in (PHEV) e alle auto convenzionali con emissioni fino a 135 g CO₂/km; a differenza degli incentivi per i BEV, questi fondi sono rimasti disponibili per gran parte della durata del programma. Anche dopo la fine del programma di incentivi, la quota di veicoli elettrici in Italia è rimasta superiore rispetto all’anno precedente. A febbraio 2025, circa il 5,0% (6.925 unità) delle nuove immatricolazioni di autovetture in Italia erano BEV, con un aumento del 38% rispetto a febbraio 2024. Considerando anche le immatricolazioni di gennaio 2025 (6.721 unità, +132% rispetto a gennaio 2024), il totale delle vendite di BEV nei primi due mesi del 2025 ha raggiunto 13.646 unità, segnando un incremento del 73% rispetto allo stesso periodo del 2024. Per quanto riguarda i PHEV, la quota di mercato a febbraio 2025 è stata del 4,5% (6.186 unità vendute), in crescita del 32% rispetto a febbraio 2024 e del 26% nei primi due mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Aggiornamento trimestrale sulle immatricolazioni veicoli commerciali leggeri e distanza target di emissione
Nel primo trimestre del 2025 sono stati immatricolati in Europa oltre 346.000 nuovi veicoli commerciali leggeri, con una diminuzione del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il 9% dei van immatricolati era elettrico a batteria (BEV), rispetto al 6% del 2024. Nissan (13%), il gruppo Volkswagen (12%), Toyota (11%), il gruppo Renault (10%) e Stellantis (9%) hanno registrato quote BEV pari o superiori alla media europea, mentre i gruppi Mercedes-Benz (7%) e Ford (4%), così come Iveco (1%), sono rimasti al di sotto della media europea. Nei principali mercati, le quote di van elettrici a batteria sono aumentate di uno o due punti percentuali nel primo trimestre del 2025 rispetto all’anno precedente. Nessun costruttore è attualmente in linea con i propri obiettivi di CO₂ per il 2025, con un divario medio rispetto al target pari a 18 g CO₂/km. Tra i produttori e i gruppi di produttori, Iveco e i gruppi Ford e Mercedes-Benz risultano al momento i più lontani dai propri obiettivi di CO₂ per il 2025, con rispettivi scarti di 35, 33 e 32 g CO₂/km.
Quota di veicoli commerciali leggeti BEV, PHEV, HEV e MHEV per pool di costruttori o costruttori non appartenenti a un pool

Media delle emissioni di CO2 delle flotte di LCVs per pool di costruttori o costruttori non appartenenti a un pool e quote di mercato

LCV di nuova immatricolazione per Paese

Quote di mercato per veicoli commerciali leggeri BEV, PHEV, HEV e MHEV per Paese

Infrastrutture di ricarica in Europa
Alla fine del primo trimestre del 2025 erano installati in Europa oltre 1 milione di punti di ricarica pubblici, rispetto a circa 950.000 della fine del 2024. Per le ricariche in corrente alternata (AC) l’aumento è pari al 28% rispetto allo stesso periodo del 2024. I punti di ricarica in corrente continua (DC) hanno registrato una crescita ancora maggiore, con un aumento del 54% rispetto al primo trimestre del 2024. Circa l’81% dei punti di ricarica pubblici in Europa fornisce corrente alternata, mentre il restante 19% fornisce corrente continua.
La Danimarca ha registrato la crescita più elevata in termini di punti di ricarica DC alla fine del primo trimestre del 2025 rispetto al 2024 (+104%), seguita dal Belgio, che ha registrato un aumento significativo sia dei punti di ricarica pubblicamente accessibili in DC (+92%) che in AC (+60%). In media, alla fine di dicembre 2024, erano installati circa 7,2 punti di ricarica pubblicamente accessibili equivalenti a 22 kW ogni mille auto e veicoli commerciali leggeri circolanti in Europa, rispetto ai 6,5 della fine del 2024. Con quasi 46 punti di ricarica equivalenti a 22 kW ogni mille veicoli, la Norvegia continua a guidare l’Europa per infrastrutture di ricarica, seguita da Islanda (35), Danimarca (30) e Svezia (22). Italia (3) e Spagna (3) restano ben al di sotto della media europea.
Ricariche pubbliche a 22 kWh equivalenti installate per 1000 veicoli elettrici circolanti per tipologia e Paese country alla fine di marzo 2025

Numero di punti di ricarica pubblici installati per Paese e tipologia

Un pool di costruttori è un’alleanza tra diverse case automobilistiche che si uniscono per raggiungere congiuntamente i limiti di emissioni di CO₂ imposti dalle normative. In pratica, i produttori possono combinare le emissioni medie di CO₂ dei veicoli immessi sul mercato per compensare eventuali sforamenti di alcuni marchi con le performance migliori di altri all’interno dell’alleanza. Questo meccanismo permette ai costruttori di bilanciare il loro impatto e di evitare sanzioni, facilitando il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Regolamento sugli standard di CO2. In questa pubblicazione vengono utilizzati i gruppi del 2025 elencati nelle “M1 pooling list” (autovetture) e “N1 pooling list” (veicoli commerciali leggeri) della Commissione Europea, versione del 15 marzo 2025. I gruppi chiusi del 2024 presenti in questi elenchi sono stati mantenuti anche per il 2025, anche in assenza di una dichiarazione formale per il 2025, in quanto di solito restano stabili grazie a rapporti commerciali in corso (es. i gruppi BMW, Hyundai e Kia). Al contrario, sono inclusi solo i gruppi aperti già confermati per il 2025, poiché la loro composizione tende a variare più frequentemente rispetto a quella dei gruppi chiusi. Si presume inoltre che il Gruppo Renault formi gruppi chiusi per autovetture e veicoli commerciali leggeri nel 2025 con i suoi costruttori affiliati. Per quanto riguarda le autovetture, i principali gruppi sono: il pool BMW (BMW, Mini), Hyundai (Hyundai), Kia (Kia), Mercedes-Volvo-Polestar (Mercedes-Benz, Polestar, Smart, Volvo), Renault (Dacia, Renault), Tesla-Stellantis-Toyota (Citroën, Fiat, Ford, Jeep, Mazda, Opel, Peugeot, Suzuki, Tesla, Toyota) e Volkswagen (Audi, Cupra, Porsche, SEAT, Škoda, Volkswagen). Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri, i principali gruppi sono: il pool Ford (Ford), Mercedes-Benz (Mercedes-Benz, Mitsubishi Fuso), Renault (Renault), Stellantis (Citroën, Fiat, Opel, Peugeot) e Volkswagen (MAN, Volkswagen). Nissan e MG sono grandi costruttori di autovetture che non fanno parte di alcun gruppo. Analogamente, Iveco, Nissan e Toyota sono grandi costruttori di veicoli commerciali leggeri non affiliati a nessun gruppo.
Meccanismi di conformità: Per facilitare il raggiungimento dei loro obiettivi di CO2, i produttori possono utilizzare diversi meccanismi di conformità: (1) I produttori possono ridurre il loro livello di CO2 fino a 6 g/km attraverso l’implementazione di tecnologie di eco-innovazione. Come stima conservativa, applichiamo il livello di riduzione delle emissioni di CO2 derivante dalle eco-innovazioni per marchio del 2023. (2) Se la quota di ZLEV di un produttore supera il 25%, il suo obiettivo di CO2 viene aumentato dello stesso numero di punti percentuali, fino a un massimo del 5%. Questa modifica è chiamata fattore ZLEV, mentre l’obiettivo prima dell’adeguamento è denominato obiettivo di riferimento del produttore. L’obiettivo finale del produttore si ottiene moltiplicando l’obiettivo di riferimento per il fattore ZLEV. I ZLEV (Veicoli a Emissioni Zero e Basse Emissioni) includono i BEV (veicoli elettrici a batteria) e i veicoli con emissioni di CO2 pari o inferiori a 50 g/km secondo il ciclo WLTP.
APPROFONDIMENTI SUL SETTORE TRASPORTI E SULL’INDUSTRIA AUTOMOTIVE EUROPEA
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