La situazione finanziaria in molti Paesi del continente africano è critica. Tassi di interesse elevati e pesante debito ostacolano spesso gli investimenti, inclusi quelli necessari per affrontare le sfide climatiche.
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Il debito rappresenta infatti un ostacolo significativo nell’affrontare i cambiamenti climatici. Allo stesso tempo, il debito funge da moltiplicatore, amplificando i rischi esistenti, potenzialmente anche oltre i confini nazionali.
Dal punto di vista geopolitico, il G20 è il consesso più rilevante per le decisioni sul debito. Tuttavia, anche il G7 può svolgere un ruolo complementare, dialogando con le diverse parti interessate, nell’influenzare le istituzioni finanziarie internazionali come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e il Club di Parigi. Visto il focus del nostro Governo sul continente africano e, di conseguenza, per investimenti sostenibili in Africa, risolvere questa impasse deve essere una priorità chiave per il G7 italiano.
In questo policy, realizzato insieme a E3G, esaminiamo proprio il legame tra il debito e il clima. Emerge che il G7 è un momento fondamentale per accelerare la trasformazione dell’architettura finanziaria internazionale e per garantire flussi finanziari allineati con le opportunità di crescita in linea con gli obiettivi climatici. Nello specifico, come attraverso il Piano Mattei, l’Italia può svolgere un ruolo centrale nel favorire un futuro più resiliente e sostenibile per l’Africa.
Per fare questo, sarà importante intraprendere una serie di azioni che includono il riconoscimento della questione del debito come barriera allo sviluppo e alla sicurezza dell’Africa, l’impegno a supportare fonti di finanziamento innovative per alleviare la pressione sul debito, oltre che l’assunzione del ruolo di portavoce di queste questioni in sede G7 e all’interno del G20.
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Photo by Julian Vera Film
