Leggi il report completo qui
Perché ci dobbiamo occupare di partecipazione e dialogo multilivello per il PNIEC?
L’Italia, come gli altri Paesi europei, è chiamata a strutturare il processo di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) mediante la partecipazione del pubblico e un efficace dialogo multilivello, come chiesto dalla normativa[1].
Le politiche che il PNIEC dovrà mettere in atto in questo decennio saranno chiave per abilitare la transizione. Tale urgenza richiede una maggiore responsabilizzazione e presa di coscienza di tutti gli attori coinvolti.
In questi anni, immobilismo e conflittualità di interessi particolari o l’inefficacia amministrativa si sono dimostrati dei blocchi strutturali e culturali. Tipico esempio sono le autorizzazioni rinnovabili, che si caratterizzano per il manifestarsi di conflitti e farraginosità amministrative durante lo svolgimento del procedimento autorizzativo stesso, determinando ritardi, evidenziando una disfunzionalità di pianificazione, coinvolgimento e responsabilizzazione degli attori a monte del processo.
L’identificazione nel Piano stesso di un quadro regolatorio e di un percorso che preveda un coinvolgimento organico di cittadini, imprese, organizzazioni e istituzioni può essere dirimente per la sua attuazione. Una strategia di partecipazione e dialogo multilivello dovrebbe incardinarsi nella governance stessa del Piano, diventandone parte integrante e sostanziale, a partire dalla stesura del Piano e durante le fasi della sua attuazione, monitoraggio e valutazione.
Occorre quindi trovare degli elementi minimi per avviare ora il processo e arrivare preparati per la consegna della versione definitiva del PNIEC aggiornato prevista per giugno 2024.
La metodologia
Per dare concretezza al valore del processo partecipativo strutturato, questo policy paper è il risultato della valorizzazione di molteplici fonti, competenze ed esperienze di contributori coinvolti nelle varie fasi di ideazione e stesura del testo. In particolare, una possibile proposta per una governance della partecipazione del PNIEC, si è concretizzata mediante la condivisione e la discussione all’interno di un tavolo di lavoro composto da portatori di interesse provenienti da diverse realtà e diversa “scala”, svolto secondo la regola Chatham House il 9 maggio 2023.
Maggiori informazioni su fasi di lavoro e attori coinvolti è disponibile all’interno dello studio.
Una proposta per il PNIEC
In questo tavolo si è discusso di una possibile proposta operativa in vista dell’aggiornamento del PNIEC, che identifica gli elementi minimi da inserire all’interno del testo del Piano, come base per il concreto avvio di un processo dedicato al clima e all’energia[2] che possa snodarsi nell’arco dell’anno che ci separa dall’invio della versione finale del documento a Bruxelles nel giugno 2024.
Questi elementi minimi sono:
- organi e risorse per la gestione del dialogo multilivello, divisi fra organi di coordinamento centrale e organi di coordinamento dei tavoli permanenti settoriali. La presenza di risorse economiche e assistenza tecnica mediante i Fondi strutturali, come già fatto in altri casi, è una possibilità da indagare;
- mappatura dei soggetti che devono far parte del dialogo multilivello e coinvolti nel processo di revisione del PNIEC. Definendo per ogni attore: le competenze corrispondenti alle aree tematiche; gli strumenti di pianificazione a disposizione che possono essere messi “al servizio” degli obiettivi PNIEC; i fondi e i canali di partecipazione già esistenti.
- fasi e i tempi della partecipazione ante 2024, determinando la scansione temporale e le modalità di svolgimento del dialogo e del processo partecipativo nella fase di definizione del Piano, prima dell’invio della versione definitiva. Scansione temporale e modalità di svolgimento dovranno essere definite anche per le successive fasi di attuazione, monitoraggio e valutazione del Piano.
- canali e strumenti per una partecipazione mirata con gli organi di controllo e le istituzioni, oppure quelli funzionali ad una partecipazione più ampia e diffusa con il pubblico. Rientrano qui anche i canali e gli strumenti per la diffusione delle informazioni relative al processo partecipativo, accrescendone la visibilità.
Da questo lavoro emerge la disponibilità di risorse, tempi e conoscenze per rendere il PNIEC un piano che rifletta i bisogni del Paese, attraverso un percorso partecipato. Servirà ora la volontà politica di renderlo effettivo ed efficace, per evitare l’inapplicabilità di piani e strategie complesse e trasversali, essenziali per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica e per il rilancio sociale, economico e industriale di cui l’Italia ha bisogno.
Leggi il report completo qui
NOTE:
[1] Regolamento (UE) 2018/1999 sulla governance dell’Unione dell’energia e dell’azione per il clima
[2] Capitolo 1.3 Consultazioni e coinvolgimento degli enti nazionali e dell’Unione ed esiti ottenuti
Foto di Dio Hasbi Saniskoro