Comunicato stampa

Tutto rimandato sugli obiettivi clima europei

Giovedì 18 settembre 2025 – Bruxelles – L’impegno della Presidenza danese di raggiungere un accordo sugli obiettivi europei di riduzione delle emissioni, prima del Vertice sul clima delle Nazioni Unite del 24 settembre a New York, si scontra con l’opposizione di diversi Stati membri, tra questi anche l’Italia.

Chiara di Mambro, Direttrice Strategia Italia e Europa di ECCO, il think tank italiano per il clima sottolinea che “la scelta di rimandare la discussione è un rischio ma, in questa fase, anche l’unica strada politicamente percorribile per discutere le condizioni entro cui gli Stati membri vedono l’implementazione del nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni al 2040.” Di Mambro ricorda inoltre l’importanza di “arrivare alla COP30 con obiettivi che riflettono l’indicazione della scienza e le opportunità dei nuovi mercati e tecnologie verdi, come base per garantire autonomia strategica e competitività all’Europa. Solo una visione strategica di lungo periodo può fornire le garanzie necessarie a finanziare gli investimenti per l’elettrificazione dell’economia, per l’innovazione industriale e per dare ampio accesso ai benefici della transizione

La dichiarazione d’intenti propone di ridurre le emissioni UE tra il 66,3% e il 72,5% al 2035 riflettendo due possibili traiettorie per il raggiungimento della neutralità climatica al 2050: una lineare tra il 2030 e il 2050 (quindi 66,3% al 2035) e una che riflette la proposta della Commissione di un taglio emissivo del 90% al 2040 (quindi 72,5% al 2035) come richiesto dal Comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici (ESABCC) e dalla valutazione d’impatto della Commissione europea. La discussione sull’obiettivo al 2040 e, soprattutto, sulle sue condizioni necessarie e abilitanti è stata posticipata al Consiglio dei leader europei del 23 e 24 ottobre, spinta anche dalla richiesta della Germania e considerando le difficoltà interne della politica francese.

Nelle stesse settimane, salvo rinvii, anche il Parlamento Europeo dovrà definire la sua posizione riguardo alla proposta della Commissione sul 2040. I gruppi politici del Parlamento Europeo sono tuttavia ancora lontani dal raggiungimento di un accordo e si assiste ad una forte polarizzazione del dibattito che può portare ad ulteriori rallentamenti del processo d’approvazione.

Foto di Antoine Schibler

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