Il progetto “Tecnologia e transizione energetica: quale ruolo per l’Europa e per l’Italia”, realizzato da ECCO, il think tank italiano per il clima in collaborazione con l’ufficio di Roma dello European Council on Foreign Relations (ECFR) e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, si propone di approfondire la dimensione geopolitica dello sviluppo tecnologico legato alle esigenze della transizione energetica.
Il progetto ha l’obiettivo finale di elaborare indicazioni di policy fruibili da decisori politici italiani ed europei e si sviluppa a partire da una mappatura delle catene del valore delle tecnologie della transizione energetica guardando ai fattori geopolitici che le determinano e che ne derivano. Il focus è sui tre attori chiave a livello globale: Unione europea, Stati Uniti d’America e Cina. All’analisi dello stato dell’arte delle strategie e delle politiche in materia di tecnologie per la transizione energetica e materie prime critiche seguirà un policy brief, a completamento di un percorso di scambio e riflessione con stakeholders appartenenti al mondo del policy-making, al settore privato e alla società civile.
Il 2022 Foresight Report della Commissione Europea colloca la doppia transizione – energetica e digitale – in cima all’agenda europea dei prossimi anni, riconoscendone la natura “intrinsecamente geopolitica”.
A fronte di impatti del cambiamento climatico sempre più evidenti, la necessità di accelerare la transizione energetica, resa ancora più urgente dalla crisi scaturita dall’invasione russa dell’Ucraina, necessita di una rapida evoluzione delle catene del valore delle tecnologie pulite. A livello geopolitico, per l’Europa ciò significa rapportarsi con il monopolio cinese nella raffinazione dei materiali critici e delle terre rare necessari per lo sviluppo di tali tecnologie. Ma anche ricalibrare l’alleanza con gli Stati Uniti in considerazione degli effetti della crescente rivalità Washington-Pechino, e rivedere il proprio rapporto con il Sud globale alla luce delle esigenze e delle prospettive della transizione. Considerazioni, queste, che riguardano l’UE ma anche i suoi Stati membri – compresa l’Italia.
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Foto di Brett Sayles