Durante la 21° conferenza di rifinanziamento del Fondo IDA (International Development Association) di Banca Mondiale per lo sviluppo, svoltasi il 4-5 dicembre nella Repubblica di Corea, sono stati promessi 24 miliardi di dollari da parte dei donatori, che genereranno un totale di 100 miliardi di dollari in finanziamenti.
L’importo raggiunto rappresenta un passo avanti rispetto ai 93 miliardi di dollari dell’ultimo rifinanziamento del 2021 (IDA20), ma rimane al di sotto dell’ammontare richiesto dai Paesi africani, che si auspicavano un sostegno maggiore viste le molteplici crisi che stanno compromettendo la loro capacità di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e con essi la sicurezza e prosperità globali.
L’aumento dei finanziamenti a IDA rappresenta però un impegno significativo da parte dei Paesi del G7 che mettono sul tavolo nuove risorse per lo sviluppo. Il rifinanziamento del fondo IDA è stato una priorità durante la presidenza italiana del G7, e l’annuncio della Presidente Meloni al Vertice del G20 a Rio di aumentare il contributo dell’Italia ha giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell’obiettivo di 100 miliardi di dollari per l’IDA21, oltre che a dimostrare l’importanza della cooperazione multilaterale per sostenere la stabilità, la pace e la sicurezza. Elementi imprescindibili per la resilienza e lo sviluppo futuri dell’Africa.
IDA rappresenta la più importante fonte globale di finanziamento per lo sviluppo, offrendo prestiti e sovvenzioni a tasso zero o agevolato, con termini di rimborso molto dilazionati nel tempo, per i 78 Paesi più poveri del mondo. Circa un terzo dei finanziamenti IDA sono destinati ai Paesi a maggior rischio di sofferenza debitoria e più del 70% è diretto ai Paesi africani.
Nel 2022, IDA è stata la più grande fonte di finanza per il clima verso i Paesi africani con 4,45 miliardi di dollari. Le risorse distribuite da IDA per il clima contribuiranno al nuovo obiettivo di finanza per il clima (NCQG) adottato alla COP29 di Baku.
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Questo rifinanziamento di IDA, a qualche giorno dal termine di COP29, è una buona notizia per il clima. IDA, infatti, rappresenta la principale fonte di finanziamento per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Questi contributi si allineano con gli obiettivi recentemente concordati alla COP29, che prevedono di triplicare gli aiuti ai Paesi in via di Sviluppo entro il 2035. IDA, insieme ai contributi delle altre Banche di Sviluppo, giocherà un ruolo cruciale nel raggiungimento di questo obiettivo, ed è particolarmente significativa data la sua natura altamente agevolata.
Foto di John Vid