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Forte impegno dell’Italia nel G7 per dismettere il supporto ai combustibili fossili

L’impegno a raggiungere il limite di riscaldamento di 1,5 °C dell’Accordo di Parigi e di eliminare il supporto pubblico ai combustibili fossili è il messaggio al centro della Ministeriale clima e ambiente dei Paesi del G7 [Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Canada, Giappone, Germania, Francia, Italia, UE] – appena concluso.

L’Italia, con la partecipazione di Cingolani, ha confermato quanto l’impegno del governo possa rappresentare un’opportunità senza precedenti di leadership sui cambiamenti climatici. In particolare, quello di oggi rappresenta un passaggio importante per raggiungere impegni ambiziosi in sede G20. 

La dichiarazione di impegno dei Paesi G7 arriva pochi giorni dopo che l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha raccomandato la fine di nuovi pozzi di combustibili fossili e che i finanziamenti per petrolio, gas e carbone siano interrotti per garantire un pianeta sicuro per il clima. I Paesi del gruppo G7 rappresentano circa il 58% della ricchezza netta globale e il 27% delle emissioni globali di gas serra. 

In particolare, questo segna la fine dell’era del carbone per il Giappone, uno dei principali investitori globale di carbone, e lascerà la Cina isolata come l’ultimo grande sostenitore globale del carbone.

Impegni del G7 clima & ambiente 

 impegno ad allineare le politiche governative all’obiettivo di 1,5°C e a sostenere le maggiori economie emettitrici;

 impegno a ridurre fortemente le emissioni negli anni ’20, a dismettere il carbone e alla decarbonizzazione dei propri sistemi elettrici negli anni ’30; 

 interruzione del supporto pubblico internazionale a progetti a carbone entro la fine del 2021; 

– interruzione del supporto pubblico per i combustibili fossili in linea con l’obiettivo di 1,5C e la neutralità delle emissioni;

 allineamento delle finanze pubbliche con l’obiettivo 1,5 dell’Accordo di Parigi e richiesta che tutte le Banche multilaterali di sviluppo, le Banche nazionali di sviluppo (come CDP) e le agenzie di credito all’export (come SACE) di perseguire lo stesso obiettivo;

– sforzi per presentare nuovi impegni di finanza per il clima ben prima della COP26; 

– impegno per trovare un accordo su un obiettivo globale per la natura e biodiversità al 2030 e introduzione di politiche e leggi per ridurre l’impronta di deforestazione delle materie prime scambiate a livello globale. 

Il risultato di oggi segna un decisivo passo avanti nelle intenzioni dei G7 come gruppo: ora dobbiamo tradurre gli impegni in pratiche nazionali e in nuovi impegni internazionali dell’Italia. Occorre partire da una revisione seria della finanza pubblica e della cooperazione internazionale allineate all’obiettivo di 1,5. E accelerare la decarbonizzazione del sistema elettrico che dovrà puntare alla piena decarbonizzazione entro il 2035 come suggerito dal nuovo rapporto IEA”.  

Luca Bergamaschi, Co-Founder del think tank ECCO

Credits Photo: G7 UK 2021

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