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Nota stampa: Vertice G7

Sul clima passi avanti ma insufficienti per garantire il successo della COP26. Ora serve una forte diplomazia climatica di Draghi attraverso il G20 per nuovi impegni prima di Glasgow e garantire una nuova cooperazione globale tra i Paesi G7 e la Cina.  

Il Vertice G7 si chiude con un mandato dei Leader per:  

  • porre fine agli investimenti internazionali al carbone entro la fine del 2021 e avviare un fondo (Climate Investment Fund) di 2 miliardi di dollari per permettere ai paesi più poveri di abbandonare il carbone; 
  • incrementare gli sforzi di trasformazione dell’economie affinché l’obiettivo di 1,5°C rimanga raggiungibile;
  • aumentare e migliorare la finanza per il clima nei prossimi 5 anni;
  • impegnarsi per una nuova iniziativa (Build Back Better World o B3W) per gli investimenti infrastrutturali sostenibili per i paesi in via di sviluppo.

Nonostante la nuova unione di intenti dei G7 dopo quattro anni di divisioni, questi nuovi mandati non consegnano una leadership abbastanza forte di solidarietà sui vaccini e sul clima rispetto ai bisogni reali dei paesi più vulnerabili ed emergenti. 

Gli sforzi sui vaccini sono insufficienti rispetto alla disponibilità di dosi e della capacità di produzione e finanziamento delle potenze occidentali. Lo stesso vale per la finanza per il clima.

L’iniziativa B3W è tempestiva in quanto presenta un’offerta per ricostruire la cooperazione multilaterale con il sud del mondo prima della COP26. Tuttavia, affinché l’iniziativa abbia impatto sarà necessario un forte pacchetto di capitali che possa spostare gli investimenti nei paesi in via di sviluppo da miliardi a trilioni. Le Banche multilaterali di sviluppo potrebbero diventare il fulcro dell’iniziativa. Occorre, inoltre, evitare di aumentare la tensione con la Cina rispetto alla Via della Seta e assicurare non solo che le due iniziative co-esistano ma che convergano sul rispetto degli obiettivi, standard e norme multilaterali, incluso l’allineamento con l’Accordo di Parigi.  

Ora che la Cina è isolata a livello internazionale rispetto al carbone, il G20 italiano sarà l’opportunità per costruire una nuova cooperazione globale sia per i vaccini che per il clima. Questo è il compito più importante di Draghi nel 2021. L’Italia dovrà impegnarsi per una nuova e adeguata finanza per il clima nei prossimi mesi: gli appuntamenti di Venezia a luglio e il Vertice G20 di Roma sono l’ultima chiamata per chiudere il deficit dell’Italia e rilanciare un forte impegno internazionale.  

Riteniamo che il G7 si possa riunire e colmare i deficit su vaccini e clima, che la Cornovaglia lascia, prima della COP26 per esempio in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) a settembre. Senza nuovi e più ambiziosi impegni dei G7 e la cooperazione del G20 dei prossimi mesi, l’appuntamento della COP26 rischi di essere un insuccesso in partenza.  

Luca Bergamaschi, co-fondatore di ECCO: 

“Tutti gli occhi sono ora puntati su Draghi per forgiare una nuova cooperazione globale sui vaccini e sul clima attraverso il G20. L’Italia può e deve raddoppiare i suoi sforzi di finanza per il clima e recuperare, insieme ad altri paesi, il terreno perduto. I prossimi appuntamenti di Venezia a luglio e il Vertice G20 di Roma a ottobre saranno chiave. Questa è l’ultima chiamata per dimostrare la leadership dell’Italia e assicurare una COP26 di successo”. 

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