Nascere nel 2021 è significato avviare il nostro lavoro in un anno unico per l’Italia a livello internazionale con la guida della Presidenza G20 e l’organizzazione della COP26 insieme al Regno Unito. Auspichiamo che tale leadership possa diventare il trampolino di lancio per una decade d’azione che arrivi a realizzare in pieno l’Agenda 2030 e i suoi 17 obiettivi. Tutto ciò all’interno di un quadro geopolitico complesso e complicato dal manifestarsi di sofisticati populismi e negazionismi climatici, da regimi autocratici e spesso antagonisti e da paesi emergenti ancora alla ricerca di un fragile e incerto equilibrio. In gioco ci sono sistemi valoriali e di governance profondamente diversi. Come si posizionerà l’Italia e l’Europa in questo scacchiere sarà decisivo sia per la sicurezza interna che per la stabilità globale. Il cambiamento climatico e la trasformazione energetica giocheranno un ruolo chiave e avranno profondi impatti geopolitici scombinando le equazioni socioeconomiche esistenti e le loro strutture di potere, causando nuove instabilità, perdite e danni soprattutto nei paesi più vulnerabili. Allo stesso tempo, si prefigurano nuove opportunità di cooperazione e sviluppo. Il programma lavora per ricercare e identificare nuove scelte e percorsi diplomatici e geopolitici che consentano all’Italia di giocare un ruolo di leadership internazionale per raggiungere gli impegni dell’Accordo di Parigi e proteggere gli interessi e la sicurezza nazionale alla luce delle nuove sfide. ECCO lavorerà per una transizione globale dove l’azione per il clima diventi un traino per la cooperazione globale e una competizione geopolitica pacifica.

Transizione Gas-to-Clean per il mediterraneo
Aprile 2022
In questo nuovo studio analizziamo la strategia europea per l’emancipazione dal gas russo. Le soluzioni coinvolgono il Mediterraneo ma con Algeria ed Egitto servono partnership strategiche non la creazione di altre fragili dipendenze che rischiano inoltre di minare il raggiungimento degli obiettivi climatici.