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TPI: Il Pnrr italiano è tra i meno verdi dell’Ue: “Solo il 13% destinato a misure efficaci per l’ambiente”

Il Recovery Plan italiano è agli ultimi posti in Europa per percentuali di risorse destinate alle iniziative “green“. A sottolinearlo è il dossier della Camera dei deputati sulla sua valutazione rispetto agli altri dei Paesi europei, citato in un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano di oggi. Il nostro Paese, infatti, ha destinato ufficialmente alla transizione ecologica solo il 37,5 per cento dei 191,5 miliardi di euro messi a disposizione dall’Ue con il Next generation Eu.

Una percentuale ben distante, ad esempio, da quella del Lussemburgo, che ha stanziato il 60 per cento dei fondi a questo scopo. Ma anche da quella dell’Austria e della Danimarca, che hanno previsto il 59 per cento per i progetti green. A seguire ci sono la Francia, con il 46 per cento, e Germania e Slovenia con il 42. Più vicini al dato italiano invece il Portogallo (38 per cento) e la Spagna (39,7 per cento).

Il finanziamento di progetti verdi è uno dei vincoli che gli Stati membri devono rispettare per accedere ai fondi. Secondo le regole europee, infatti, almeno il 37 per cento degli investimenti deve essere dedicato a temi relativi alla transizione ecologica, mentre neanche un euro può essere speso in misure con effetti contrari agli obiettivi ambientali europei, nel rispetto del principio do no significant harm (Dnsh).

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